I presepi artigianali di Salvatore Anastasio. Opere d'arte della Napoli del' 700 e dell'800.
Sono Salvatore Anastasio, un giovane artigiano presepiale e svolgo la mia passione a Maiori, in Costiera Amalfitana (Salerno), dove sono nato e dove abito con la mia famiglia.
Anche qui è molto sentita la tradizione del presepe ed è tipico degli abitanti allestirne uno nei diversi quartieri della città. Ricordo ancora il trambusto degli attrezzi, le voci esperte dei più anziani e l’odore di colla e vernice che provenivano dal capannone allestito sotto casa mia.
Ed è proprio così che è nata la mia passione: da bambino ero uno di quei curiosi spettatori che osservavano il lavoro dei più grandi. Già da “piccolo artigiano” mi cimentavo a costruire i miei semplici presepi con materiali improvvisati e riciclati.
Con il passare del tempo, ho perfezionato le mie capacità, mi sono cimentato in nuove tecniche e metodi di progettazione, attirando l'attenzione di estimatori e professionisti dell'artigianato da tutto il mondo.
La mia esperienza è frutto di anni di lavoro. Non ho mai frequentato corsi di formazione, sono un semplice autodidatta. Il mio stile caratteristico che è quello tipico dei presepi napoletani del 700-800.
Le scenografie e le composizioni di sostegno richiedono diversi periodi di lavorazione. Come si può ben notare, il mio artigianato è curato in ogni dettaglio. Il tempo varia a seconda delle dimensioni della struttura di base.
Il fascino delle scenografie è reso ancora più realistico dalla presenza di pastori esclusivi che donano movimento ed armonia alle opere. Frutto di collaborazioni con vari artisti, fra cui la scultrice Anna Bisogno.
Altezza: 25 cm
Larghezza: 15 cm
Profondità: 15 centimetri.
Adatti per pastori di 7, 5 e 3 centimetri e micro moschelle. Base e scenografia sono comprese.
Altezza: 90 cm
Larghezza: 40 cm
Profondità: 50 centimetri.
Adatti per pastori da 13 centimetri. La base è compresa.
Altezza: 105 cm
Larghezza: 90 cm
Profondità: 75 centimetri.
Adatti per pastori da 13 centimetri. La base è compresa.
La rappresentazione artistica che oggi siamo abituati a vedere nelle nostre case raffigura la Sacra Famiglia che, attorniata dal bue, l'asinello, gli angeli e i vari pastori, attende la venuta dei Re Magi sotto un cielo stellato.
Una splendida fontana ottocentesca ricca di particolari architettonici e magnifici fregi, fa da scenario allo straordinario evento della Natività. La Sacra Famiglia è posta tra i resti di un antico rudere,circondato da
attrezzi e oggetti in miniatura dell'epoca.
Vi è poi un Rigattiere ambulante che, con il suo antico mestiere,mette in vendita svariati oggetti, rendendo così la scena armoniosa e ricca di particolari.
(Pastori di Anna Bisogno)
Piccolo scorcio diroccato di un'architettura barocca, dove l'antica tradizione del presepe napoletano lascia la sua impronta. La scena è arricchita da un rosone in ferro battuto che il segno del tempo non ha scalfito, mentre miniature come la zampogna e vari oggetti che venivano usati quotidianamente, creano un'immagine armoniosa.
A completare la scenografia un piccolo gruppo di puttini che adorano Gesù e la sua venuta al Mondo.
Dimensioni: base circolare di 30 cm di larghezza per 40 cm di altezza.
Ogni bambino di qualsiasi epoca ha sicuramente trascorso il suo tempo fra i giocattoli. In questa scena, vengono riprodotti in miniatura e con particolare attenzione ai dettagli, i giochi più antichi uniti agli oggetti di vita quotidiana.
In un uno scenario ottocentesco, antichi oggetti come le sedie, le gaiole, i catenacci, le caffettiere, sembrano dare un profumo all'aria come l'acqua suffregna: è la poesia di un mondo Napoletano eternamente bello, in cui rivivono i ricordi e le nostalgie dell'infanzia.
L'opera delicatamente armoniosa si presenta anche come la celebrazione della povertà felice.
Un corpo unico di una ottocentesca costruzione si eleva in alto quasi a simboleggiare l'anelito ai valori più alti della vita quotidiana. E' un aspetto ricorrente nella topografia della Napoli antica con sovrapposizione di periodi architettonici, volumi, masse e decorazioni talvolta barocche.
Alla vista, l'opera ben equilibrata scenograficamente, suscita nello spettatore profonde emozioni che nella realtà odierna, caotica e superficiale, si sono notevolmente affievolite.
(Pastori di Anna Bisogno)
Nel giorno dell'inaugurazione dell'XI mostra di arte presepiale dell'Associazione Presepistica Napoletana, il Cardinale Sepe e la presidentessa Adriana Bezzi osservano con particolare attenzione la mia opera (Napoli com'era).
"Quando il presepe è un viaggio dalla tradizione verso il futuro". Un articolo redatto da Donatella Trotta in merito ad una delle mostre tenute a Napoli. In questo caso, vengo menzionato tra uno dei talenti emergenti ("L'impronta settecentesca del compianto Matteo Troiano, ad esempio, fa capolino nel giovane Salvatore Anastasio").
"The Nativity in Naples: an Interview."
Un'intervista realizzata da Swide.com il "The Dolce & Gabbana Luxury Magazine Online". L'articolo espone l'importanza della Natività e del Presepe classico a Napoli perfettamente rappresentato nelle mie opere.
Scarica l'intervista
"Salvatore Anastasio, Maestro del Belèn Napoletano." Questo è il titolo che apre il mio articolo. Una piccola parentesi autobiografica accompagnata da alcune immagini dei miei presepi.